La ruota dell'anno
I Celti celebravano quattro grandi festività annuali legate ai cicli della Natura e alle sue stagioni: Samhain, Imbolc, Beltane e Lughnasadh. Erano chiamate anche "Feste del Fuoco" perché in queste occasioni avveniva l’accensione di un fuoco druidico rituale.
Consistenti tracce di queste antiche celebrazioni si ritrovano nella cultura popolare e contadina di tutta Europa e si celebrano in varie forme ancora oggi.
L'anno celtico era diviso in due metà, il buio e la luce. Samhain era l’inizio della metà oscura, con il suo opposto, Beltane, che dava inizio alla metà luminosa dell’anno.
Fra queste due “porte” cadevano Imbolc, il 1 febbraio, e Lughnasadh festeggiato il 1 agosto.
Queste festività dividevano in quattro parti l’anno celtico. Questi quarti erano divisi ancora una volta dai solstizi e dagli equinozi, conosciuti nella tradizione druidica come i quattro Albans: scandivano il tempo intermedio fra le grandi Festività e venivano chiamati "Feste di Luce".
Noi siamo abituati a considerare solstizi ed equinozi come l’inizio convenzionale delle stagioni nel nostro calendario, ma per i popoli antichi erano ulteriore occasione per celebrazioni sacre e alcune di esse sono presenti, in altre forme, anche ai giorni nostri.
Samhain
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